ROMA - Grande festa questa mattina per la parrocchia del Sacro Cuore di Teramo. La nostra delegazione è stata ricevuta in udienza privata da Papa Francesco a Santa Marta, all’interno del Vaticano, e poi in piazza San Pietro all’udienza generale del mercoledì.

 

Parrocchiani, ragazzi e bambini: abbiamo risposto all’invito privato formalizzato la scorsa settimana quando il papa mi ha chiamato al telefono per ringraziarci della sentita cerimonia d’intronizzazione della reliquia del sangue di San Giovanni Paolo II, presieduta dal cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi. In quella occasione abbiamo donato al cardinale un cesto di prodotti tipici teramani con una mia lettera affinché fosse recapitato al Papa. 

 

A Santa Marta i nostri giovani parrocchiani hanno accolto l’ingresso del Papa intonando la canzone “Vanità di Vanità”, poema di San Filippo Neri.

 

Il Papa si è complimentato con i ragazzi del Sacro Cuore per la bravura nel canto, ha scherzato sulla bontà del pecorino abruzzese, apprezzatissimo dal suo staff e mi ha ringraziato per la toccante lettera che gli ho fatto recapitare.

 

L’udienza è proseguita con il racconto della mia esperienza, all’interno di una famiglia cristiana, quarto di otto figli, della mia insegnante, della vocazione ispirata da Papa Giovanni Paolo II e della mia missione in Cina, nell’antica Xi’an.

 

I bambini hanno approfittato per rivolgere alcune domande al Papa. Davide ha chiesto come si sia sentito nel momento dell’elezione a Pontefice, Francesca chi lo ha scelto come Papa ed Ernesto cosa ne pensa dei giovani. Il Papa ha risposto dicendo che al momento dell’elezione ha avvertito una grande pace. Lo stesso sentimento che prova oggi. Non è stato lui a scegliere di diventare Papa, ma è il Signore che gli ha donato la sua missione. Il Papa ha parlato dei giovani che non sono il futuro, bensì il presente, l’oggi. Ha parlato della libertà, delle radici e della tradizione. Non intesa come “il vecchio”, bensì come un albero: i giovani sono come gli alberi, hanno le radici ben piantate nel terreno e le fronde sempre pronte a germogliare il nuovo.

 

Abbiamo donato al papa un album fotografico della cerimonia d’intronizzazione della reliquia di San Giovanni Paolo II al Sacro Cuore e una colomba in legno con la raggiera dello Spirito Santo incisa dagli indios Guaranì del Paraguay. Il Papa ha regalato a tutti un rosario, ricordandoci di pregare per lui. Abbiamo intonato un altro canto alla Vergine Maria, stavolta in spagnolo, e poi abbiamo scattato qualche foto e qualche selfie con lui.

 

Ho ricordato al Pontefice l’invito già formalizzato a Teramo. Con il cuore saremmo contentissimi se facesse visita a Teramo per confermarci nella fede. 

 

La giornata romana è proseguita all’udienza generale in piazza San Pietro. La delegazione del Sacro Cuore è stata ospitata in un posto speciale, assai vicino al Papa. Durante la diretta televisiva, papa Francesco ci ha ringraziati e ha rinnovato il suo invito: «Pregate per me».